Senza...








 

Mi sento un panno steso, fredda, pinzata da un sole pigro 

Sono notti che aspetto il caldo,  che attendo Apollo e le crepe della terra a mezzogiorno, il fuoco che scaldi le giornate.

 

Sono una bambina che è stata quieta tutto il viaggio, fiduciosa del nuovo arrivo, sedata dal paesaggio, la bocca contro il finestrino a fare nuvole, gli occhi grandi e sbalorditi per le nuove strade.

 

Ora il tragitto si è fatto lungo, la noia ha fatto scempio delle mie piccole novelle, la speranza è scivolata dalle tasche

 

Zoppico in questo tempo circolare, sono gatta che gioca con la coda e che è presto stanca dell’inganno.

 

Non ho un buon viso per il cattivo gioco, ingrugnita pesto i piedi e lancio a mani ampie schiaffi al vento, guerriera senza reali scontri, non sopporto la codardia. 

 

Esci,nemico impenitente, invisibile, oscuro

 

Ho una spada laser per le mie guerre stellari, so combattere chi mi invade l’orbita, chi mi appanna lo sguardo, basta che tu non mi colpisca le spalle, che tu non mi ferisca nuda, indifesa, senza scarpe, senza corsa.

 

Ammetti di essere un vile cecchino, di aver assestato il colpo senza conoscere il mio nome, la mia storia, la mia verità.

 

 

 

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