Che sian le ginocchia a molla, i pattini a rotelle, la bicicletta della nonna, gli aerei immaginari, i razzi interspaziali, l’esplorazione sarà a tappeto ed il viaggio da mille e una notte.
I salici alzano la testa scompigliata ed hanno finito le lacrime Dio ha terminato la pioggia e le promesse da marinaio. Ognuno ha le sue piccole rivoluzioni.
I desideri si sono rimpiccioliti, Alice ha le meraviglie in miniatura, il sole, passeggiate senza meta e certificazione, fare colazione, aperitivo, pranzo, cena, colazione, anche al freddo, con le stufe e con l’acqua a catinelle.
Vivere, più che mai, diviene prendere posizione nel qui e ora, torniamo all’idea di piazza come luogo di incontro. Prendiamo i piccoli brandelli a noi concessi, sbocconcelliamo la realtà, usciamo allo scoperto anche se a distanza, credo si debba osare e fare quello che ci è possibile, il meglio possibile. Io ci sono e ci sarò.
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