È una questione di misura…
Il mare ridimensiona il gesto egoico ed il petto gonfio, l’onda culla ed inghiotte, fa sparire senza crudeltà.
Bisogna chiedere permesso alla terra, che è madre, contemplarla scalzi ed in punta di piedi.
La carne umana vibra dinnanzi alle pendici, alle scogliere lunghe e distese.
Le caviglie tremano per il soffio e la risacca.
La natura sa qual è il suo corso senza discernimento, noi umani abbiamo smarrito il senno, castrati, incravattati, vuoti non abbiamo più la bussola per la semina ed il raccolto, non sappiamo leggere le stelle e nemmeno ritrovare l’ombelico. Allora ci improvvisiamo e rattoppiamo il nostro essere lontani da noi stessi, dall’ESSERE UMANI, con corsi per imparare a respirare e sentire, perché siamo annegati in un bicchiere d’acqua, abbiamo dimenticato il senso, forse, li abbiamo persi tutti e cinque. Siamo ciechi, sordi, senza odore, sapidi, frigidi. Non è stato solo il covid a privarci di olfatto e gusto. È tempo che siamo ammalati.



Forte, interessante e vero. Come sempre sai dire...
RispondiEliminaGrazie, so che sei vicina a questo sentire …
EliminaParole meravigliose.
RispondiEliminaUn abbraccio Anelinda
Grazie Anelinda, che piacere il tuo commento!
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