In ricordo di Gino strada
Notizia amara, perdita enorme per l’umano sentire. Gino non riusciva a rimanere indifferente, sapeva raccogliere, incontrare, esserci, sapeva fare con amore, stare nei suoi panni, li ha riconosciuti subito e non li ha mai dismessi. Siamo tutti più soli e smarriti...
“ L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.“ — Italo Calvino, libro Le città invisibili
Questo giorno che ho perso
ed ero nell’esilio
dentro panni che non erano miei
e scarpe che mi disagiavano
e tasche che non riconoscevo
e correvo correvo puntuale
senza neanche un dono
per nessuno. Solo un vuoto, corto
respirare. A conferma che nel disamore
il fare anche se fai resta non fatto.
Mariangela Gualtieri, Quando non morivo, Einaudi, 2019.



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