Invisibili...

 



Mi torna in mente che…


Mi sento inattesa, scomoda , nonostante siano mesi che condividiamo case. Tu sei spigolo, angolo buio, terrore freddo, mostri i mostri e ti nascondi. Io non ho paura di vedere le tue piaghe, di ascoltare le voragini, di inciampare nelle angosce, di  incontrar le paranoie. Riesco a sentire la bellezza e la potenza, anche se ti rifugi piccolo nella pancia di un grande albero e sei sordo, con le mani sulle orecchie.

Io resto vicina, disorientata e magra, con i palmi tesi e vuoti per l'assenza . 


Un fantasma persiste nella testa e una realtà di sabbia è da disegnare a piacimento. Niente bozzetti, schemi e griglie.

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