Follia


 


Marcia in modo strano la follia

Sghemba, frenetica e poi muta.

Aspetta il giorno nuovo,

si aggira attorno ai villaggi, fa imboscate alle notti inquiete, imbecilli.

La follia berciava a gran voce! E’ perché vuol essere ricordata, è inchiostro sulla pelle, indelebile sutura che richiude i mostri e li lascia intatti, al loro posto.

La grande sconfitta, in tutto, è dimenticare

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