Ci sono gli strati
La vita che indossi e quella che immagini
Quando sono in viaggio entro nell’abisso,
Il tuo silenzio è verticale come un taglio nella pancia
Tu conosci troppo di me
Le spalle chiuse, lasciate a portare i pensieri pesanti
I gesti quotidiani sbavati, senza memoria e attenzione, la mia timidezza congenita.
Il mondo mi costringe ad appoggiare i piedi mentre tu mi tieni per la testa
È difficile esserci poco sulla nave pur rimanendoci. È difficile avere le ali e non poter volare.


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