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Inquietudine sarda
Fui solo per me quella che ero.
È così dura sbarazzarsi di se stessi quando si è in viaggio soli, ma tanto di quello che è stato è accaduto nell’ombra.
Mi portai appresso due anni di sonno sulle palpebre, riempito improvvisamente di silenzio.
Sono stata proprietaria della luna, delle porte chiuse, del villaggio deserto, delle paure, quelle improvvise e persistenti.
Ed è da qui, dal rovescio della vita che continuo la mia strada, parto da quel che resta dopo il raduno della notte dentro la mia testa.
E ringrazio me ed il mio coraggio.
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